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Otranto

Il punto più ad est dello stivale, la città dei Martiri,  un gioiello del Salento, un ponte fra Occidente ed Oriente, un territorio pieno di spiagge caraibiche, un luogo ricco di storia, arte, cultura.  Otranto è tutto questo e anche di più.

Il nome deriva dalla parola Hydruntum, che indica un piccolo fiume che attraversa la valle d’Idro, anche se alcune scuole di pensiero ritengono che invece possa derivare dal nome con cui si indicava un’altura che sorgeva vicino alla zona del porto, chiamata Odronto. Salta subito all’occhio come Otranto sia una città fortificata, il cui borgo antico è racchiuso dalle mura difensive che consentono tramite la Porta Alfonsina l’accesso al proprio interno. La posizione geografica ha infatti da sempre rappresentato un’arma a doppio taglio, un’opportunità ma anche una minaccia per la città: spesso è stata teatro di invasioni e conflitti mirati all’occupazione della zona, che per molto tempo ha rappresentato il centro commerciale del Salento.

Nel corso dei secoli Otranto fu conquistata dai Longobardi, dai Bizantini, dagli Angioini, dagli Aragonesi e dai Turchi, per poi finire sotto il regno di Venezia ed anche nelle mani francesi. Una lunga serie di popoli  e predomini si alternarono nel controllo della città, che inevitabilmente conserva ancora oggi i segni di questi passaggi; lo si evince nei tesori artistici, nella cultura, nelle opere architettoniche che sono giunte ai giorni nostri. Una di queste testimonianze è senza dubbio l’imponente Castello Aragonese, antica fortezza militare fatto costruire tra il 1485 e il 1498 da Fernando I D’Aragona. Il castello presenta una pianta pentagonale, cinta da un fossato di protezione, ha tre torri cilindriche angolari e un grande stemma appartenente a Carlo V sopra l’ingresso principale. Attualmente è utilizzato come splendido teatro per mostre e ed avvenimenti culturali.

Dalla piazza dove sorge il castello, situato nella zona est della città, inizia a diramarsi il labirinto di viuzze e vicoli, che costituiscono il borgo antico, la parte antica e più caratteristica della città. Passeggiare lungo queste stradine dà l’impressione di essere riportati indietro nel tempo, con le casette, le scalinate, i cortili, le botteghe, le atmosfere di una volta. È un piacere districarsi fra le mille piccole vie, scoprire scenari nascosti e godere dell’ospitalità della gente otrantina. Ogni angolo poi presenta la sua meraviglia: una chiesa, una vista sul mare, un dettaglio da scovare.

Poco distante dal Castello troviamo la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, altra fantastica opera dall’immenso valore artistico e storico, risalente al XI secolo: la chiesa conserva infatti i resti del massacro degli 800 fedeli che durante l’invasione dei turchi nel 1480 tentarono la resistenza non volendo rinnegare la propria fede. Il massacro dei martiri d’Otranto è una delle pagini più dolorose e tristi della città e ammirare all’interno della Cattedrale la Cappella dei Martiri è un’esperienza assolutamente particolare.

Fra una viuzza e una stradina, si raggiunge la parte del porto. Storico teatro di sbarchi, di commerci, di traffici, ha rappresentato a lungo il luogo delle principali attività economiche di Otranto, basate prevalentemente sulla pesca e sugli scambi via mare, prima che il turismo occupasse una posizione primaria. Per lungo tempo il porto è stata la stazione di partenza e di arrivo per i traghetti diretti alla vicina Grecia o Albania, oggi offre numerosi servizi per l’attracco delle imbarcazioni e per le attività marittime.

Ma le bellezze di Otranto non sono limitate al borgo vecchio e all’importanza storica dei suoi tesori artistici. Una delle principali attrattive della città dei martiri è infatti l’impareggiabile mare e gli splendidi scenari naturali: muovendosi quindi lungo la litoranea verso nord, nel giro di pochissimi chilometri, troviamo siti balneari contraddistinti da una natura fantastica e da ambientazioni da favola.

Tutto questo rende Otranto un mix di storia, cultura, arte, natura, difficilmente paragonabile con altri luoghi. La bellezza del mare, delle spiagge, la ricchezza della sua arte ed i segreti che il suo passato nasconde, pone la Citta dei Martiri al centro del turismo salentino.

Più che una vacanza, un viaggio che arricchisce il cuore, gli occhi e la mente.